Scarabeo: un gioco di intrecci e di combinazioni

2 Settembre 2017

logo-giochi-briosi
Giochi Briosi - Scarabeo: un gioco di intrecci e di combinazioni

Si chiama Scarabeo il cugino del famoso Scrabble americano ed è il gioco da tavolo che mette alla prova le capacità linguistiche.

Esistono però alcune, quasi impercettibili, differenze tra i due parenti: il tabellone dello Scarabeo su cui si devono incastrare le lettere per formare alcune parole, ad esempio, è composto da 130 caselle per un grandezza complessiva di 17 x 17 (Scrabble ha 225 caselle per una dimensione complessiva di 15 x 15).

Ma vediamo insieme quali sono le regole del gioco: si gioca in due, in tre o in quattro e ogni giocatore deve disporsi attorno al tabellone; sulle tessere della scacchiera devono essere composte parole di senso compiuto e complete, disposte orizzontalmente o verticalmente, che siano leggibili dall’alto al basso o da sinistra a destra. Attenzione a controllare la cifra che si trova in basso a destra ad ogni lettera: i giocatori devono sommare tutti i numeri contenuti in ciascuna tessera e appuntare sul proprio taccuino il valore numerico ottenuto.

Dopo aver estratto da un apposito sacchetto la lettera alfabeticamente più alta, la partita prende il via a ritmo di una clessidra segna-tempo: il primo giocatore estrae a caso otto tessere sistemandole successivamente su un leggio, altrettanto fanno tutti i partecipanti.

Il primo giocatore dispone sulla scacchiera la parola ideata ricordandosi di sommare ciascun numero contenuto in ogni tessera.

La mano passa quindi al secondo giocatore di sinistra mentre il primo estrae dal sacchetto tante tessere quante ne ha giocate (ciò gli consente di avere sempre 8 lettere da riporre sul leggio). Qual è l’obiettivo del rivale? Riuscire a comporre una parola che abbia una lettera in comune con la parola formulata precedentemente.

Il gioco prosegue fino a quando non saranno terminate tutte le lettere contenute nel sacchetto e uno dei giocatori non ha finito le proprie.

Vince chi finisce per primo tutte le lettere del sacchetto ottenendo il maggior punteggio possibile.

N.B. Sono consentite tutte le parole presenti nel vocabolario Zanichelli ad esclusione dei nomi propri e geografici.

E allora non resta altro che dare il via alla partita!

La Gamification nel Marketing Aziendale

Ti sarà certamente capitato negli ultimi tempi di sentir parlare di “gamification”… Noi di Giochi Briosi ne parliamo da tempo poiché è parte integrante della storia della nostra azienda. Ebbene questo concetto, per quanto il termine possa suonare moderno, in realtà ha...

ADOTTAMI: L’ ABC di chi vorrebbe un cane – Il nuovo gioco per tutta la famiglia!

ADOTTAMI: L' ABC di chi vorrebbe un cane Chi si ricorda l'emozione da piccoli di ricevere in dono il primo animale domestico? Certamente è un momento importante nella crescita di un bambino. Non solo perché un animale domestico cresce insieme a lui ma anche perché è...

20 anni di Toscanacci, il gioco cult sulla Toscana

In Principio Fu l’Idea … CONOSCERE DIVERTENDOSI! A 20 anni dalla prima uscita de I Toscanacci molte cose sono cambiate... Tutto inizia con l’intuizione di una ragazza Belga per la creazione di un gioco divertente ed educativo sulla Toscana. Qualche anno più tardi da...

5 Giochi Briosi da portare sotto l’ombrellone

Vi è mai capitato di trovarvi sotto l’ombrellone e non sapere come ingannare il tempo? Magari siete al mare con la famiglia o con gli amici e ognuno sta facendo cose differenti: chi scorre i social sul telefono, chi ascolta musica, chi prova a risolvere l’ultimo...

Storia dell’uovo di Pasqua

L'uovo rappresenta la Pasqua ovunque nel mondo: dipinto, intagliato, di cioccolato, di terracotta o di cartapesta sono molte le modalità con le quale le uova vengono addobbate o preparate. Ma mentre le uova di cartone o di cioccolato sono di origine recente, quelle...

Imparare giocando: si può fare anche per il Covid-19

E' stato realizzato in questi giorni il secondo gioco da tavolo sulla pandemia da un'idea di Fabrizio Iozzo. Si chiama "DPCM-Il gioco" ed è nato come una parodia per la voglia di esorcizzare questo periodo buio e riprendendo le regole del conosciutissimo "Monopoli"...